
- 27 Agosto 2022
- Curarsi con il cibo
Attacchi di fame, voglia compulsiva di dolci. Come contrastarli?
Gli attacchi di fame incontrollabili con desiderio specifico verso i dolci vengono normalmente liquidati come "fame nervosa".
Quello che sta emergendo dagli studi è che c'è poco di "nervoso" e molto di concreto.
Alla base dei così detti "cravings" ci sono precisi meccanismi fisiologici, che puoi disinnescare.
Una ricerca condotta nella prestigiosissima università di Yale (USA) nel 2011 ha svelato che in condizioni di ipoglicemia (poco zucchero nel sangue) il centro della fame presente nel cervello viene potentemente attivato. Di conseguenza, ti muovi come un'automa alla ricerca degli alimenti che possono rapidamente rialzare la glicemia: dolci e alimenti spazzatura. Inutile voler contrastare questo "bisogno" con la forza di volontà.
Meglio agire a monte, evitando la condizione di ipoglicemia. Questo non vuol dire che devi mangiare continuamente zucchero e dolci!
Quando mangi i dolci o pranzi con solo un piatto di pasta poco condito (perché magari sei a dieta dissociata: a pranzo solo pasta e pochissimo olio, per carità, fa ingrassare! e sciocchezze simili), senza una buona dose di vegetali e grassi salutari, dopo poche ore dal pasto rischi un'impennata della glicemia. Il tuo corpo a questo punto si attiverà per abbassarla subito: produrrai una buona quantità di insulina che provvederà esuberantemente ad abbassarla. Anche di troppo. Ed ecco che si innesca la voglia irrefrenabile di torta alla crema (o patatine: anche se salate, fanno lo stesso effetto!).
Dunque per disinnescare gli attacchi di fame devi evitare di innalzare bruscamente la glicemia dopo i pasti.
E' molto facile. Basta seguire questi suggerimenti.
Colazione bilanciata
Lo dice il proverbio: chi ben comincia è a metà dell'opera.
Se ti limiti ad un caffè con dei biscotti, o se bevi solo il caffè ma zuccherato, ti esponi al rischio di avere un "attacco di fame incontrollabile" dopo due ore.
L'ideale per metterti al riparo è la colazione salata. Pane integrale con olio e pomodori (come facevano i nonni) o con un uovo strapazzato ti garantiranno sazietà, ma anche concentrazione e rendimento psicofisico, fino ad ora di pranzo.
Se la colazione salata non è proprio nelle tue corde, hai tantissime altre opzioni per costruire una colazione bilanciata. Leggi questo articolo per capire come fare.
A pranzo e cena, sempre un entrèe
A pranzo e a cena, inizia sempre con un piatto di verdura condita con olio extravergine di oliva più succo di limone o aceto.
La verdura fornirà le fibre che limiteranno il picco post prandiale. L'olio extravergine di oliva farà lo stesso grazie ai suoi grassi altamente salutari. In più, la sua oleuropeina ha azione specifica sulla normalizzazione della glicemia.
E l'aceto e il succo di limone a cosa servono? L'acido rallenta la trasformazione degli amidi in zucchero, contribuendo ad un aumento più controllato della glicemia post prandiale.
Dopo "l'antipasto vegetale" mangia quello che viene comunemente chiamato secondo. Lascia la pasta o il riso per ultimi. Una ricerca dell'università di Pisa ha dimostrato che questa è la sequenza ideale.
La pasta e il riso preparali così: scolali ben al dente e passali sotto l'acqua fredda (in questo modo gli amidi cambiano struttura con riduzione del carico glicemico) e poi condiscili saltandoli in una padella in cui avrai scaldato dell'olio extravergine di oliva con spezie o ortaggi di tuo gradimento.
Se poi ti capita un piatto unico, come pasta e fagioli oppure un'insalata di polpo e patate, non stressarti a separare gli ingredienti! Nessuna buona regola alimentare deve mai diventare una schiavitù o un'ossessione.
Un comportamento ultra virtuoso, così efficace nel controllare i picchi di glicemia post prandiali da essere consigliato anche ai diabetici, è fare una camminata di 10 minuti dopo i pasti. Fuori fa freddo e per questo non ti va proprio di uscire a camminare? Sappi che la camminata al freddo è ancora più efficace.
Con questi accorgimenti sei al riparo dalla voglia compulsiva di dolci.
Ma se i dolci ti piacciono e vuoi consumarne uno, come introdurlo in questa routine?
Al termine di un pasto completo, organizzato come ti ho descritto. Evitalo invece a merenda, mangiato da solo e a stomaco vuoto.
Se vuoi consigli personalizzati per gestire i tuoi pasti, contattami per una consulenza.