La dieta ideale per un pianeta sano

La dieta ideale per un pianeta sano

Le scelte alimentari che più contribuiscono ad inquinare il pianeta sono le stesse che causano più morti per malattie cardiovascolari, tumori e diabete.

Ecco cosa devi fare per prenderti cura di te stesso e della Terra.

Non eccedere nel consumo di carne

L'Organizzazione Mondiale della Sanità e l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro raccomandano di non superare i 500 grammi a settimana di carne rossa per non aumentare il rischio di cancro all'intestino. L'eccesso di carne è inoltre correlato all'ipertensione e all'aumento del colesterolo "cattivo".

Per quanto riguarda la salute del pianeta, la richiesta eccessiva di carne spinge i produttori a ricorrere a sistemi di allevamento intensivi, in cui vengono concentrati numeri elevatissimi di capi di bestiame. Queste pratiche zootecniche, oltre a creare sofferenza agli animali, sono anche molto inquinanti. Ti spiego: gli animali ruminanti, come bovini, pecore e capre, producono metano, che passa nell'atmosfera e aumenta i gas serra. Certo, se si parla di un piccolo gregge o una stalla a conduzione familiare, questo impatto è trascurabile rispetto alle industrie, ma nel momento in cui vengono allevati milioni di capi, l'effetto si sente, eccome!

Aumenta il consumo di legumi

Un tempo erano chiamati "la carne dei poveri", oggi potremmo chiamarli "la fonte proteica delle persone consapevoli". I legumi apportano una buona quantità di proteine, contrastano l'ipercolesterolemia, le malattie cardiovascolari, i tumori e il diabete e si rivelano molto utili per tutte le problematiche dell'apparato genitale femminile, sia durante il periodo fertile (come l'endometriosi e l'ovaio policistico) che dopo la menopausa.

La coltivazione dei legumi arricchisce il suolo di sostanze che lo rendono più fertile: scegliendo questi piccoli scrigni di proteine ti prendi cura di te e del tuo pianeta in un colpo solo!

Scegli alimenti a km 0

Scegliendo prodotti locali riduci l'inquinamento dovuto al trasporto degli alimenti verso destinazioni molto lontane dal luogo di produzione, sostieni l'economia della tua regione e ti risparmi gli additivi utilizzati per aumentare la conservabilità degli alimenti freschi destinati a viaggiare anche per tempi lunghi, che, per forza di cose, saranno consumati molti giorni dopo la raccolta.

Per quanto riguarda i frutti esotici, hai un motivo in più per limitarne il consumo: la normativa sui trattamenti con i fitofarmaci (comunemente chiamati pesticidi) vigente nell'Unione Europea è la più rigorosa al mondo, a tutela della salute del consumatore. Un avocado, una papaya o un ananas prodotti in Africa o in Asia o in sud America possono essere stati trattati con concimi non più ammessi nell'Unione Europea o in quantità al di fuori dei nostri limiti di legge. Ti dirò di più: in alcuni Paesi extraeuropei è consentito effettuare i trattamenti con alte dosi di fitofarmaci senza adottare alcuna protezione per gli operai. 

La dieta mediterranea tradizionale è il modello alimentare che più di tutti preserva la tua salute e quella del pianeta.

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